Descrizione
In questo radioso paese, posto nel versante solatio della valle di Riolunato, si possono ammirare:
- la chiesa di San Pietro, con la struttura centrale dell'edificio datata 1621, ma la fonte battesimale in arenaria della fine del ' 400 e un pulpito in legno intagliato della metà del '500;
- il campanile, situato nei pressi della chiesa, reca sull'architrave scolpito del portone una scritta che menziona lo scamparso storico paese di Flaminiatico, sede di una delle principali comunità della zona e distrutto nel '400 da eventi bellici o naturali.
Nell'ottobre del 2009, proprio nella frazione di Groppo, è stata inaugurata la nuova Chiesa dedicata a Santa Francesca Saverio Cabrini patrona degli emigranti.
Il progettista incaricato, l'arch. Sergio Macchitelli, si è avvalso già in fase progettuale della collaborazione dell'arch. Giovanni Ronchi, dello scultore Davide Scarabelli e del liturgista Don Silvano Sirboni.
L'edificio simboleggia un "sepolcro" che, attraverso la resurrezione, (rappresentata simbolicamente dalla piramide ottagonale) viene infranto. L'onnipotenza divina quindi spezza la copertura della chiesa. La simbologia dell'ottagono è stata sempre utilizzata per richiamare "l'ottavo giorno", il giorno della resurrezione.
Questo segno forte che dalla terra si protende verso il cielo è stato anche ispirato dalla presenza di un grande abete piantato al centro del cimitero, le cui radici stavano rompendo e sollevando i sepolcri; attraverso il suo fusto ed i suoi rami svettava alto come ad esplicitare e simboleggiare la tensione dell'uomo verso il cielo, l'anelito della resurrezione.
Nel sagrato adiacente al muro di cinta del cimitero attuale, dal quale è possibile godere di una bellissima vista verso il Monte Cimone, vi è l'ingresso della chiesa che avviene attraversando un breve ma significativo corridoio appositamente poco illuminato.
Tale percorso permetterà di raggiungere il luogo della grazia di Dio, cioè l'aula vera e propria, dove ci si troverà fisicamente in un ambiente molto più luminoso che ha per fulcro l'altare, meta del cammino, luogo della comunione, mensa del sacrificio.
Dal punto di vista dello spazio interno esso si avvolge attorno all'altare, all'ambone e alla comunità celebrante; sono queste presenze, con i propri riti e movimenti da cui hanno origine e si sviluppano le forme e gli spazi della chiesa.
Gli arredi liturgici (altare, ambone, sede del presidente dell'assemblea, tabernacolo per la custodia eucaristica e croce gloriosa), sono stati realizzati dallo scultore Davide Scarabelli, che si è ispirato al vissuto di Cristoforo Ennio Migliori per realizzare alcune opere.