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Arte

L'abitato di Riolunato si caratterizza non tanto per qualche isolata opera artistica di pregio racchiusa fra le sue mura quanto per l'insieme del suo aspetto, in molti punti del centro ancora in gran parte medioevale e rinascimentale, ignorato dai molti viaggiatori che transitano.

Descrizione

L'abitato di Riolunato si caratterizza non tanto per qualche isolata opera artistica di pregio racchiusa fra le sue mura, quanto per l'insieme del suo aspetto, in molti punti del centro ancora in gran parte medioevale e rinascimentale, ignorato dai molti viaggiatori che transitano velocemente sulla strada principale (SP 324).

Nell'antica Piazza del Trebbo osserviamo il nucleo più antico del paese, dove è possibile ammirare:

  • Casa Gestri, in passato sede della comunità civica, dove spiccano l'originale arengo ed uno splendido affresco datato 1462, recante l'iscrizione "Salva popolum tuum Virgo Maria", che la tradizione popolare vuole essere stato dipinto in occasione di un'epidemia di peste. Il dipinto raffigura la Vergine attorniata da San Giorgio e un altro Santo.
  • Casa Ferrari, con l'imponente "Voltone" e lo stemma gentilizio della famiglia. Il giardino dell'abitazione ospita una statua del Sansone, opera dello scultore modenese Cesare Sighinolfi.

Dalla Piazza del Trebbo si dipartono via della Croce e via dell'Ospedale. In Via della Croce si trova un'antica colonna in arenaria scolpita con capitello decorato da bassorilievi tardo romanici e alla sommità un crocefisso in ferro, detta Colonna di Obizzo, in quanto ricorderebbe la morte del feudatario locale Obizzo da Montegarullo, che la leggenda popolare, non la storia, racconta essere stato ucciso nelle immediate vicinanze da un certo Martinelli di Riolunato su incarico degli Estensi.

La via dell'Ospedale ci conduce invece all'Oratorio dell'Ospedale o di Santa Maria della Misericordia di proprietà della famiglia Gestri, un tempo "spedale", ricovero dei pellegrini e bisognosi. Al suo interno si trovava uno splendido affresco raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra San Giacomo e altro Santo, danneggiato da un incendio nel 1949 ed ora restaurato e collocato nella sala della Biblioteca Comunale.

In Piazza Don Antonio Battilani sorge la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, eretta ad opera del popolo di Riolunato ed aperta al culto nell'anno 1611. Al suo interno è possibile ammirare numerose opere e oggetti d'arte.

Sul fiume Scoltenna, lungo la vecchia via medioevale, l'antichissima strada che in passato collegava Riolunato con Pievepelago e la Pianura Padana e il Frignano con al Toscana (tutt'ora percorribile a piedi e immersa nei castagneti immediatamente a monte e quasi parallela all'odierna Strada Provinciale 324), si trova il Ponte della Fola, un'antica e suggestiva costruzione a doppia arcata dall'originale struttura a doppia schiena d'asino.

Ultima modifica: lunedì, 13 marzo 2023

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